Presso Visiolab eseguo esami strumentali in collaborazione con il medico oculista:
- Studio del campo visivo computerizzato: è una metodica che consiste nella stimolazione localizzata della retina, tramite proiezione di mire luminose su di uno schermo, e nella rilevazione delle risposte volontarie del paziente quando percepisce tali stimoli. E’ utile per la diagnosi di patologie oculari (glaucoma), neuro-oftalmologiche e sistemiche con interessamento dell’apparato visivo; nel monitoraggio di possibili effetti secondari dell’utilizzo di farmaci a livello oculare; per scopi medico-legali/assicurativi; per valutare lo stato di salute dei lavoratori. L’esame ha una durata di circa 5-6 minuti per occhio; viene eseguito un occhio alla volta; il paziente, appoggiato allo strumento con il mento e la fronte, tiene in mano il pulsante di risposta; fissa un punto centrale di riferimento; ogni volta che percepisce con la coda dell’occhio uno stimolo luminoso (di varia intensità), che può accendersi in tutti i punti dello schermo, deve premere il pulsante. In tal modo si valuta l’ampiezza del campo visivo.
- Tomografia a coerenza ottica (OCT): è una metodica diagnostica tomografica ovvero che analizza sezioni di tessuto. Questa tecnica consente lo studio in sezione della cornea, della retina e del nervo ottico e la diagnosi di eventuali patologie. Si possono individuare eventuali rotture, assottigliamenti o alterazioni del tessuto retinico. È una tecnica particolarmente importante per la diagnosi e la prognosi delle patologie della macula, la zona centrale della retina (come il foro maculare, le membrane epiretiniche e le membrane neovascolari sottoretiniche nella degenerazione maculare senile e nella miopia degenerativa). Si possono studiare lo spessore delle fibre del nervo ottico (RNFL – Retinal Nerve Fiber Layer) e l’escavazione del nervo ottico in caso di glaucoma. Si può analizzare lo spessore della cornea e la sua struttura interna in caso di patologie corneali (ad esempio ulcere corneali, trapianti corneali, cheratocono, esiti di crosslinking corneale). E infine, si può analizzare e misurare l’angolo irido-corneale (spazio compreso tra la radice dell’iride e la cornea periferica). L’esame ha una durata di pochi minuti, non è invasivo. Il paziente è appoggiato allo strumento con il mento e la fronte e deve solo fissare il punto di riferimento indicato dall’operatore.
- Biometria ottica: è un metodo automatizzato non invasivo ed estremamente accurato per effettuare misurazioni anatomiche dell’occhio, quali lunghezza assiale, cheratometria, profondità della camera anteriore, fondamentali per determinare il potere corretto di una IOL (lente intraoculare) prima che venga impiantata durante l’intervento di chirurgia della cataratta. L’esame ha una durata di pochi minuti; il paziente è appoggiato allo strumento con il mento e la fronte e deve solo fissare il punto di riferimento indicato dall’operatore.
- Tomografia corneale (Scheimpflug Camera): è un esame non invasivo della durata di pochi secondi, che analizza forma e caratteristiche ottiche e strutturali della cornea; misura lo spessore della cornea, la trasparenza e densità dei tessuti, la profondità della camera anteriore (lo spazio compreso tra cornea e iride) e l’angolo irido-corneale (la struttura che drena i liquidi nell’occhio). Il paziente è appoggiato allo strumento con il mento e la fronte e deve solo fissare il punto di riferimento indicato dall’operatore.
- Analisi del segmento anteriore: è la misurazione dell’angolo irido-corneale, la cui ridotta ampiezza può determinarne il rischio di occlusione e quindi aumento della pressione intraoculare. E’ un esame non invasivo, effettuato mediante OCT o Tomografo corneale.
- Pachimetria corneale: è la misurazione dello spessore della cornea mediante ultrasuoni o Scheimpflug Camera (tomografia corneale). E’ indispensabile nella valutazione di patologie della cornea come cheratocono o degenerazione marginale pellucida, come esame pre-operatorio negli interventi di correzione dei difetti visivi tramite chirurgia refrattiva e fondamentale nei casi di ipertensione oculare/glaucoma per stimare in maniera corretta la pressione oculare. La misurazione con ultrasuoni viene effettuata dopo l’instillazione di un collirio anestetico e dura pochi secondi; l’operatore appoggia una sonda sulla cornea per rilevarne lo spessore. La metodica indiretta, invece, prevede l’uso del tomografo corneale.
- Studio del film lacrimale: può essere effettuato dal punto di vista quantitativo con test di Schirmer e qualitativo con il NI-BUT (break up time non invasivo). Il test di Schirmer consiste in due strisce di carta assorbente che vengono appoggiate sotto le palpebre e lasciate per un tempo massimo di 5 minuti. Ogni striscia di carta è numerata con dei valori di riferimento, utili per misurare la capacità di lacrimazione dell’occhio analizzato. In alcuni casi viene eseguito dopo l’instillazione di un collirio anestetico. Il NI-BUT è un esame non invasivo, non a contatto, senza l’utilizzo di colliri e coloranti e permette di valutare la stabilità e la regolarità del film lacrimale, mediante la misura del tempo di rottura dello stesso, ovvero del tempo trascorso fra l’ultimo ammiccamento completo e la comparsa della prima discontinuità nel film lacrimale. Viene eseguito tramite Scheimpflug Camera.
- Pupillometria: è la misurazione del diametro della pupilla in differenti condizioni di luce, fondamentale per valutare l’idoneità del paziente al trattamento di chirurgia refrattiva e della cataratta, evitando così fastidiosi aloni notturni post-intervento. L’esame, della durata di circa 20 secondi, è indolore, privo di alcun rischio e senza l’utilizzo di alcun collirio. Viene eseguito tramite Scheimpflug Camera.
- Esami di idoneità per rilascio/rinnovo della patente di guida secondo il Decreto Legislativo n°59 del 18 aprile 2011: sensibilità al contrasto/sensibilità all’abbagliamento e recupero dopo abbagliamento/visione crepuscolare/valutazione diplopia e binocularità/campo visivo binoculare o monoculare secondo Estermann; tali esami completano la relazione effettuata dall’oculista con la valutazione dell’acutezza visiva naturale e corretta e del fondo oculare.